Città a misura d’uomo, che conta 77.000 abitanti, la città di Asti è nota in tutto il mondo per le colline che la circondano e per l’enogastronomia ma poco per il suo patrimonio artistico, ricco di testimonianze romaniche e medievali.
Torri, chiese, palazzi storici, musei, piazze: Asti è una città da scoprire lentamente, passeggiando per i vicoli e le eleganti vetrine dei negozi liberty.
Edificata tra gli ultimi anni del ‘200 e la prima metà del ‘300 su edificio preesistente (del quale rimane un mosaico pavimentale visibile nel presbiterio), è il più bello e imponente esempio di gotico in Piemonte. Magnifica la visione dal lato sud con lo splendido campanile romanico. Al suo interno, moltissimi capolavori e affreschi.
Dedicata al santo patrono della città, la chiesa attuale fu edificata tra il XIII e il XV secolo. Dell’edificio precedente rimangono il campanile romanico e la parte centrale della cripta. L’interno gotico a tre navate presenta opere di pregio mentre la prima cappella della navata destra ospita i drappi del Palio donati alla Collegiata ogni anno durante la medievale cerimonia dell’Offerta del Palio il 1° martedì di maggio.
Qui nacque il grande trageda astigiano Vittorio Alfieri il 16 gennaio 1749. Il palazzo fu “ammodernato” intorno al 1736 dall’architetto Benedetto Alfieri (cugino di Vittorio). Il piano nobile comprende gli appartamenti e la camera natale di Vittorio Alfieri. Il palazzo ospita la Fondazione Centro Studi Alfieriani e il Museo Alfieriano.
Sito archeologico e sede museale, custodisce i resti di ben 4 chiese (dall’VIII al XVII sec.) facenti parte del monastero benedettino di Sant’Anastasio e la splendida cripta romanica. Nel museo sono esposti i capitelli in arenaria della seconda chiesa romanica di S. Anastasio (inizio XII sec.), capitelli, mensole, conci d’arco scolpiti (secc. XIII-XV) provenienti dalla scomparsa chiesa gotica della Maddalena.
Trasformato da Benedetto Alfieri, conserva sontuosi interni al piano nobile e oggi è sede della Pinacoteca civica che ospita tra l’altro tavole del maestro di San Martino Alfieri (XVXVI sec.), opere di Guglielmo Caccia, di Giancarlo Aliberti, una notevole sezione dei pittori genovesi del ‘600 con due tele di Valerio Castello, le microsculture in legno di G. M. Bonzanigo e una ricca collezione di artisti piemontesi e italiani dell’800 e del ‘900 (tra i quali Grosso, Delleani, Pittatore, Cagli, Guttuso).
Il Museo presenta cimeli, opere pittoriche, bandiere, armi e monete del periodo 1797- 1870, frutto di donazioni di famiglie astigiane. Dalle sale, dotate di supporti multimediali, si scende al rifugio antiaereo della II Guerra Mondiale dove una toccante proiezione ripercorre le vicende astigiane del periodo.
Inaugurato nel 1860, ha una costruzione a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi per un totale di 103 più il loggione. La capienza totale era di 2000 persone. Dopo lunghi lavori di restauri il teatro è tornato a nuovo splendore da alcuni anni e ospita una stagione di prestigio e un festival di drammaturgia contemporanea.
Un territorio a grappolo, tra le splendide colline UNESCO del Monferrato e delle Langhe. Borghi, castelli, manifestazioni e tradizioni che rendono l’astigiano una terra vivace, animata dai tanti piccoli comuni disseminati tra i filari delle vigne.
Luoghi da scoprire lentamente, a piedi, in bicicletta, alternando escursioni all’aria aperta, visite culturali tra musei, castelli e torri, soste in cantina, piacevoli attività sportive, trattamenti benessere e shopping, per poi concludere la giornata in uno dei tanti deliziosi ristoranti dove assaporare i piatti del ricchissimo patrimonio gastronomico.
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